Meno di un gol incassato a partita. Per la precisione, 0,91 di media a gara. Un dato sorprendente per una squadra come l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, da sempre identificata con il calcio offensivo, quasi per vocazione. E invece, dopo l’1-0 rifilato al Milan a San Siro, i numeri dicono altro: la Dea ha aggiornato le proprie statistiche difensive portandosi a quota 30 gol subiti in 33 giornate, seconda miglior difesa del campionato dietro solo al Napoli, che ne ha concessi 25.

Ma c'è di più. Se consideriamo che 6 di questi 30 gol sono arrivati contro l’Inter, tra andata e ritorno, e altri 3 nella sfida col Napoli, si scopre che il 30% delle reti incassate è concentrato in appena tre partite. Il che rende ancora più evidente la solidità del reparto arretrato. A confermare il trend, ci sono anche i 14 clean sheet stagionali in Serie A: meglio hanno fatto solo Napoli e Juventus, entrambi a quota 15.

Un risultato ancora più impressionante se si tiene conto dell’emergenza continua in difesa. Scalvini e Kolasinac sono fermi per infortuni gravi (crociato per entrambi, con l’italiano operato anche alla spalla), ma praticamente tutti i difensori nerazzurri sono passati dall’infermeria: da Hien a Djimsiti, da Kossounou a Toloi. A San Siro, addirittura, Bellanova è stato adattato come braccetto. Nonostante tutto, la retroguardia ha tenuto con grande compattezza, confermandosi come una delle sorprese più solide del campionato.

Sezione: Primo piano / Data: Mar 22 aprile 2025 alle 19:51
Autore: Redazione
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