Gian Piero Gasperini ha ritirato a Coverciano il premio come "Miglior allenatore della Serie A", assegnato nell'ambito del premio "Inside the sport". "Mi fa piacere che il premio sia stato assegnato a me da una associazione così importante. È riferito alla scorsa stagione, speriamo di fare qualcosa di buono anche in questa", il suo commento. Per l'occasione, poi, il tecnico della Dea ha parlato ai microfoni di Sky, toccando diversi temi interessanti. 

Perché ieri sera si è arrabbiato? Crede davvero che l'Atalanta in Champions venga data per scontata?
"Spero e mi auguro di no, per me rappresenta il traguardo massimo per l'Atalanta in questo momento, anche se abbiamo provato a bluffare un po' sullo Scudetto. Più per darci una spinta e perché ci siamo ritrovati lì a 9 giornate dalla fine. Però sarebbe l'ennesimo risultato eccezionale dell'Atalanta".

Come avete vissuto la gara di ieri?
"Era una partita particolare, soprattutto per il Lecce. Il nostro risultato è tutto da conquistare, abbiamo un po' di margine ma dietro c'è il fior fiore del calcio italiano, società straordinarie che mirano tutte a raggiungere questo traguardo, il più desiderato".

Il suo futuro è legato alla qualificazione alla prossima Champions League?
"Ne riparliamo quando la conquisteremo, se la conquisteremo... Ieri sera abbiamo perso due punti in casa, avrebbero significato tanto. Dobbiamo sapere che i rivali sono agguerriti, dobbiamo ritrovare la massima concentrazione e la forza di tutti. E io non ho mai detto che vado via, ma un'altra cosa, che non rinnovavo ed è diverso. L'obiettivo comunque ora è solo raggiungere la Champions. E non è una cosa che matura in una settimana, ma nei mesi, negli anni. Con Bergamo e l'Atalanta ho un legame e quello che abbiamo fatto quest'anno va ancora oltre a quelli scorsi. A volte ci si dimentica dei giocatori persi per infortunio. Tutto positivo ma ora chiudiamolo così".

Qual è la quota Champions? È davvero 70 punti?
"Per essere certi, magari qualche punto in più ma lo verifichiamo domenica dopo domenica. Ci sono ancora scontri diretti e se facciamo i punti che dobbiamo, gli altri dietro non ci prendono".

Premio a Conte o a Inzaghi?
"Tutti e due e non sbagli. Anche perché lo meritano...".

Sezione: Primo piano / Data: Lun 28 aprile 2025 alle 13:43
Autore: Redazione
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