di Nicholas Reitano 26 Apr 2024 18:43
È un Charles De Ketelaere decisamente diverso da quello che si era visto l'anno scorso a Milano. Sia mentalmente che fisicamente. L'aria di Bergamo lo ha cambiato e la stessa città ora è pronta ad ospitarlo per altre stagioni, evitandogli così il ritorno dall'altra sponda del fiume Adda.
E l'Atalanta, tramite le parole del proprio amministratore delegato, gli ha già spalancato le porte della città e gli ha messo virtualmente le chiavi in mano: "A Charles suggerirei di confermare la casa di Bergamo, perché è una città bellissima dove si sta molto bene" ha detto Luca Percassi nel pre-partita di Atalanta-Fiorentina, gara in cui la Dea ha ottenuto il pass per la finale di Coppa Italia.
Ma, ufficiosamente, De Ketelaere ha già dato qualche giorno fa una semi-risposta positiva: "Mi piacerebbe restare. Qui a Bergamo mi sento bene". Parole che valgono tantissimo e che sicuramente avranno un peso specifico importante quando Atalanta e Milan si siederanno attorno ad un tavolo per discutere del suo futuro. Ma la domanda poi sorge spontanea: undici gol e nove assist (in tutte le competizioni) valgono il riscatto da circa 26 milioni di euro (22 di base fissa più quattro di bonus)? La risposta è una: sì, anche se per la Dea sono soldoni.
Why? Perché si tratta di un classe 2001 che veste già la maglia di una delle nazionali più forti del mondo, perché è un giocatore che ha tantissime qualità, perché si sposa con i piani tattici del Gasp e, soprattutto, perché ormai la terra orobica è la sua seconda casa. Punto.
Il peggio, dunque, è passato. Ma non è stato facile per Charles. Assolutamente. Ma il ragazzo, che a soli 21 anni e alla sua prima avventura all'estero (lontano da famiglia e fidanzata) ha dovuto passare più di 300 giorni immerso nelle critiche più disparate, ha dimostrato di avere huevos (come direbbero gli ispanofoni), grande coraggio. Insomma, ora lo si può dire: De Ketelaere è finalmente rinato… e l'Atalanta se lo gode.
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