È l’uomo del momento. È l’uomo che serviva all’Atalanta e a Gian Piero Gasperini per lasciarsi alle spalle quel vuoto lasciato dalla partenza di Koopmeiners, quell’equilibratore che aveva permesso alla Dea di alzare l’asticella e puntare in alto. Oggi, al suo posto (anche se l’anno scorso aveva già dato una prima prova della sua crescita), c’è lui: Charles De Ketelaere, l’uomo assist (la vittoria importantissima di Stoccarda passa dai suoi piedi), il regista avanzato di questa squadra… chiamatelo come volete.

Atalanta, che crescita di De Ketelaere

Quest’anno è finalmente arrivata la conferma del suo talento e il tanto atteso salto di qualità: De Ketelaere ha fatto quel cambio di passo che tutti aspettavano, chiudendo definitivamente il capitolo Milan. In avvio di stagione, forse a causa della necessità di adattarsi ai meccanismi (non alle idee) di una squadra praticamente nuova, aveva mostrato qualche incertezza, ma Gasperini è riuscito a valorizzare le sue potenzialità, favorendo una crescita esponenziale. I numeri parlano chiaro: in 12 presenze complessive, De Ketelaere ha collezionato 6 assist e 2 gol, un miglioramento significativo rispetto allo scorso anno, in cui nelle prime 12 partite aveva totalizzato solamente 2 assist e 1 gol.

Ma l’ex Milan ha dimostrato anche una notevole crescita mentale, non solo fisica. A confermarlo lo stesso Gasperini, al termine della gara contro lo Stoccarda, che ha elogiato (e marcato) i progressi del giocatore: “Rispetto alla scorsa stagione Charles è cresciuto tantissimo, sia in termini di personalità sia di forza fisica. Ora regge meglio i contrasti e riesce a liberarsi con maggiore facilità. Per quanto riguarda qualità e classe, quelle le ha sempre avute. È partito benissimo e sta dando risposte straordinarie”. Insomma, ora la Dea se lo coccola. E si augura un'ulteriore crescita: il club dei top player lo aspetta a braccia aperte...

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