Roma-Atalanta, è normale questo trattamento per i tifosi ospiti?

I controlli all'Olimpico dopo Roma-Atalanta

Più di qualcuno aveva storto il naso quando era arrivata la notizia: Roma-Atalanta, trasferta senza limitazioni, nonostante la forte rivalità. Troppo forte l’odore di una possibile trappola per la tifoseria nerazzurra, alle prese, in questo inizio di stagione, con divieti e limitazioni in quasi tutte le partite lontane da Bergamo. Qualcosa, effettivamente, è successo: si sono registrati momenti di tensione all’esterno dello stadio e nelle fasi di filtraggio in ingresso all’Olimpico. Leggere cariche da parte della Polizia che hanno coinvolto alcuni gruppi. A sollevare parecchi interrogativi è stato, però, il trattamento riservato ai 300 bergamaschi al termine della gara. 

Roma-Atalanta, è normale questo trattamento per i tifosi? 

Oltre alla solita interminabile attesa all’interno dello stadio deserto, tutti i tifosi in uscita dal settore ospiti sono stati costretti a mostrare il loro documento alla Polizia. Il tutto di fronte agli agenti schierati in tenuta antisommossa. A documentare l’accaduto è stato Steven Faughnan, tifoso scozzese che da anni segue l’Atalanta in giro per l’Italia e per l’Europa. Il suo nome era diventato famoso quando è stato l’unico tifoso nerazzurro presente nel settore ospiti a Napoli, in occasione dello 0-3 di alcune settimane fa. “Pensavo di aver visto tutto all’interno di uno stadio di calcio, ma essere perquisito e la mia carta d’identità controllata per uscire è una vergogna. Abbiamo fatto mezzanotte”. 

La domanda, a questo punto, è una: vogliamo fare finta che tutto questo sia normale? E aggiungiamo: per andare in trasferta in uno stadio italiano nel 2024 è questo il trattamento che si deve accettare?