di Nicolò Colnago 24 Ott 2024 11:27
Il pareggio per 0-0 contro il Celtic è valso per l’Atalanta il terzo clean sheet in altrettante partite di Champions League. Complessivamente in Europa sono addirittura cinque le partite consecutive in cui la squadra di Gian Piero Gasperini non subisce gol. L’ultima rete subita dall’Atalanta in Europa risale alla semifinale d’andata di Europa League giocata al Velodrome contro il Marsiglia e finita 1-1. Un rendimento difensivo in Europa che si scontra con quello in Serie A.
Se in Champions League l’Atalanta non ha ancora subito gol dopo tre giornate (come la Dea soltanto Aston Villa, Inter, Arsenal e Manchester City), in Serie A sono invece ben 13 le reti concesse dalla squadra di Gasperini nelle prime otto giornate (lo stesso dato del Parma, per esempio, e un gol in meno del fanalino di coda Venezia). Un dato che da un lato ha evidenziato la fragilità difensiva dell’Atalanta nelle prime uscite stagionali, ma che nelle ultime gare sembra essersi ridimensionato. È, infatti, solamente uno il gol concesso dalla Dea nelle ultime quattro partite in tutte le competizioni: quello nella vittoria per 5-1 contro il Genoa, giunto peraltro a vittoria ormai acquisita. Un dato che sembra testimoniare una ritrovata solidità per il reparto arretrato nerazzurro.
La gara contro il Celtic, in questo senso, è stata un'ottima dimostrazione di crescita. Gli scozzesi hanno lasciato per tutta la gara il pallino del gioco alla Dea, che si è ritrovata, soprattutto nel secondo tempo, a giocare con tutti gli effettivi nella metà campo del Celtic. Il rischio di essere colpiti in ripartenza, considerando anche la rapidità degli avanti scozzesi, era molto alto, ma la difesa ha sempre risposto "presente", con tempi giusti di chiusura e grande personalità. Una prestazione ancor più importante se si considerano le condizioni precarie in cui arrivavano all'incontro Hien e Kolasinac.
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