di Gianluca Pirovano 23 Ott 2024 19:30
Un assedio lungo novanta minuti: è quello messo in campo dall'Atalanta contro il Celtic. La terza partita della prima fase di Champions League si conclude, però, 0-0 ed è un vero rimpianto per la Dea. Tante, tantissime occasione create, ma nemmeno un gol.
Gasperini sceglie il trequartista e recupera sia Hien sia Kolasinac. Panchina per De Ketelaere e spazio a Pasalic. Nel 3-4-1-2 del tecnico di Grugliasco ci sono Carnesecchi in porta, Djimsiti, Hien e Kolasinac in difesa, Bellanova, De Roon, Ederson e Zappacosta a centrocampo, con Pasalic sulla trequarti alle spalle di Lookman e Retegui. Il Celtic risponde con il suo tradizionale 4-3-3. L’inizio è a ritmi alti, ma caratterizzato anche da molti errori in fase di impostazione. È la Dea a provarci per prima. Azione insistita che porta Ederson al cross dal vertice sinistro dell’area: Retegui si muove bene alle spalle del suo marcatore, ma in spaccata non riesce a mettere in rete (14’). Al 16’ brivido per Carnesecchi: tiro cross di Hatate, che per poco non si insacca. Alto, non di molto. Al 18’ un’altra occasione per l’Atalanta, questa volta clamorosa: cross morbido di Zappacosta e inserimento con tempi perfetti di Pasalic. Incornata che si stampa sulla traversa. Sulla respinta ancora Pasalic, sempre di testa, manda alto. Al 24’ si riaffacciano gli scozzesi dalle parti di Carnesecchi: Engels prepara il destro e calcia dal limite, il portiere della Dea respinge in tuffo. Ribaltamento di fronte, cross di Zappacosta per Pasalic. Piattone del croato a botta sicura che si ferma incredibilmente tra le gambe di Schmeichel. La pressione dell’Atalanta si alza. Azione prolungata, con Ederson che verticalizza per Retegui. Il “32” lavora bene il pallone e mette al centro, dove Zappacosta arriva come un treno, ma spedisce alto da posizione centrale, appena dentro l’area (27’). Lo spartito della gara non cambia. Gli ospiti lasciano all'Atalanta l'onere di muovere il pallone e provano a colpire in ripartenza. La frazione lenta scivola alla conclusione. Da corner arriva un'altra, l'ennesima occasione. È il 45': batte Lookman, incorna Retegui, risponde alla grande Schmeichel. Il primo tempo è tutto qui.
La ripresa si apre senza cambi. Una bella verticale di Kolasinac accende Lookman, che entra in area dalla sinistra e crossa. Palla allontanata da Scales un attimo prima che Retegui possa appoggiarla in porta (4’). L’azione prosegue: cross di Zappacosta, Pasalic di testa manda a lato. Al 5’ ci vuole, però, un super Carnesecchi per deviare a mano aperta il tiro dai venticinque metri di Valle, sporcato da Djimsiti. Al 13’ è De Roon a scaldare i guanti di Schmeichel: destro dal limite, respinta in tuffo sulla sinistra. Al 13’ escono Bellanova e Retegui ed entrano Samardzic e De Ketelaere. Il Celtic, se possibile, abbassa ulteriormente il suo baricentro. Due linee cortissime e nessuna velleità di gioco. L’assedio della Dea è totale. Al 22’ bella giocata di De Ketelaere in area: il belga lascia sul posto Idah e calcia con il destro. Para a terra il portiere del Celtic. Al 23’ Carnesecchi è bravo a dire “no” a Furuhashi, ma era tutto fermo per offside. Al 24’ esce Lookman ed entra Cuadrado. Al 28’ ci prova Zappacosta: destro forte dal vertice sinistro dell’area, palla a lato. Al 33’ si fermano Kolasinac e Pasalic. Al loro posto Ruggeri e Zaniolo. I minuti scorrono, ma il muro del Celtic non vuole crollare. Al 48' Hien stacca più in alto di tutti sul cross di Ruggeri, ma manda alto. Finisce così ed è un vero peccato: l'Atalanta avrebbe meritato i tre punti.
Crediti foto: Atalanta.it
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