di Christian Sgura 21 Lug 2024 14:13
Nicolò Zaniolo sarà uno dei grandi punti interrogativi della stagione 2024/2025 dell’Atalanta e più in generale, del nostro calcio. Arrivato all’Atalanta dal Galatasaray nell’ultima settimana di giugno, l’ex-giocatore della Roma avrà l’occasione di rilanciarsi dopo annate opache, in cui il talento indiscusso del classe 1999 è stato offuscato da infortuni e prestazioni non all’altezza dei bei ricordi lasciati in giovanissima età. E quale migliore palcoscenico per farlo se non quello di Bergamo, con il miglior regista possibile in suo supporto, Gian Piero Gasperini.
Il primo Nicolò Zaniolo visto alla Roma era un mix di classe ed eleganza, sorretto da una grande struttura fisica. Sembrava dover essere il nuovo fenomeno della nostra Serie A e della Nazionale Italiana, ma sul più bello, anzi, sull’inizio del più bello, tutto è crollato. Nel 2020, anno maledetto per Zaniolo, il 13 gennaio arriva la rottura del legamento crociato del ginocchio destro e quando sembrava essere sulla via del recupero totale, incredibilmente e con una dose immane di sfortuna, a settembre, a cedere è il legamento crociato anteriore sinistro. Anche la stagione 2020/2021 si conclude in anticipo. Un anno e mezzo complessivo di stop lontano dai campi di gioco. É stato qui, anche in modo comprensibile, perché due infortuni così gravi ad entrambe le ginocchia demoralizzerebbero chiunque, che l’ascesa del classe 1999 ha subito una brusca frenata.
Torna nella stagione 2021/2022 a pieno regime, si toglie una grande soddisfazione come la conquista della Conference League con la Roma, segnando il gol decisivo nella finale contro il Feyenoord. Sembra essere tornata la luce, ma focalizzandosi sul suo rendimento si nota come i gravi problemi fisici abbiano limitato il giocatore. Meno esplosività, scelte poco lucide, Zaniolo non sembra più lo stesso. La stagione successiva si materializza il crollo: la Roma e Josè Mourinho lo escludono dal progetto tecnico e a gennaio i giallorossi lo cedono al Galatasaray. Con i turchi sembra iniziare bene, ma poi la condotta disciplinare discutibile dell’italiano e lo scarso rendimento fanno precipitare anche lì la situazione. Nella stagione appena terminata è stato l’Aston Villa a puntare su di lui, ma anche in questo caso con scarsi risultati. Tanta panchina e fuori dai piani di Emery, com tre gol in tutte le competizioni a referto. Insomma, non ciò che ci si aspettava. A maggio arriva anche la beffa, con la frattura del quinto metatarso del piede sinistro che ancora oggi il prodotto delle giovanili di Genoa, Fiorentina e Inter sta smaltendo. Un biennio sicuramente non all’altezza del grande talento che ha dimostrato di possedere con la maglia della Roma, un talento che Gian Piero Gasperini proverà in ogni modo a far rifiorire, un po’ come fatto con Charles De Ketelaere.
La collocazione tattica di Nicolò Zaniolo è sicuramente un tema che Gian Piero Gasperini starà già affrontando in questi primi giorni di preparazione. Nel corso della sua carriera il classe 1999 è stato schierato nella maggior parte delle volte da trequartista o come ala destra, nel 3-4-2-1 della Dea potrà essere, per caratteristiche, il trequartista accentrato sulla destra, ruolo ricoperto, per intenderci, nella stagione 2023/2024 il più delle volte da De Keteleare, accompagnato sull’altro lato da Lookman, a supporto della punta centrale. Non è da escludere anche un impiego del belga e di Zaniolo in contemporanea, data la vasta batteria di trequartisti a disposizione dell’allenatore e i numerosi impegni che aspettano l’Atalanta. Al momento parte dietro nelle gerarchie, in attesa di tornare al 100% fisicamente e chissà che l’ex-Roma non possa divenire per la Dea ciò che in meno di un anno è diventato lo stesso De Keteleare.
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