di Gianluca Pirovano 20 Set 2024 14:25
Certo, al triplice fischio di Atalanta-Arsenal, qualche rimpianto c'era. Per il rigore sbagliato da Retegui e per la sensazione generale che la Dea avrebbe potuto battere i Gunners. Allo stesso tempo, l'esordio in Champions League ha portato in dote moltissimi spunti positivi per Gian Piero Gasperini e per i tifosi. In primis, una squadra che si è confermata all'altezza di un palcoscenico così importante. In seconda battuta, molte prestazioni individuali di altissimo livello: Carnesecchi, miracoloso su Saka, Ederson, uomo a tutto campo, Retegui, nonostante l'errore dal dischetto e, dulcis in fundo, Juan Cuadrado.
Il colombiano contro l'Arsenal ha fatto il suo esordio ufficiale con l'Atalanta e l'impatto è stato sicuramente notevole. Entrato nel secondo tempo, per due volte si è guadagnato lo spazio e ha calciato verso la porta, sfiorando il gol in entrambe le occasioni e mettendo in mostra le giocate a cui aveva abituato in passato. È stato poi impiegato in un ruolo insolito, nel tridente d'attacco. Lo stesso Gasperini, a fine gara, ha confermato la sua visione: "Potrebbe diventarci utile anche in attacco, se a 36 anni riusciremo a farlo giocare anche più avanti".
Nei giorni del suo arrivo, di fronte a un'accoglienza legittimamente fredda da parte dei tifosi atalantini, qui su Pianeta Atalanta scrivevamo di come l'unica cosa importante fosse il futuro, l'impatto che Cuadrado avrebbe potuto avere in campo, e non il suo passato. La prima prestazione ha, in qualche modo, aperto gli occhi a molti, nella speranza che non si tratti di un'illusione. "Impatto clamoroso di Cuadrado? Sorvoliamo su di lui. Ho sentito dei commenti di chi non ha mai visto calcio. Cuadrado è un giocatore forte. E se sta bene è un giocatore non forte: molto forte", ha aggiunto Gasperini in conferenza stampa.
A parlare, ai microfoni dei canali Uefa, è stato anche lo stesso Cuadrado, che ha commentato la partita e il suo momento di forma: "I tifosi sono il nostro primo giocatore, speriamo di dare loro gioia, sia per loro stessi che per la città. Ho visto l'opportunità due volte di dribblare e tirare e ci ho provato. I due tiri sono andati vicino ai pali. Sto ancora trovando la mia forma migliore, ma ci sto arrivando". Un'altra freccia nel ricco arco del Gasp. A Bergamo non si aspetta altro.
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