Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? Nelle ultime ore è tornata a far rumore la pista che porterebbe Gian Piero Gasperini sulla panchina del Napoli. A riaccendere la fiamma un articolo del Corriere dello Sport, poi ripreso da numerose altre testate. Si tratta di una suggestione o di una concreta possibilità?

Gasperini e il Napoli, in passato mancò poco

Partiamo da un dato di fatto. Anzi due. Il primo è che il Gasp è legato all’Atalanta da un contratto con scadenza a giugno 2025. Il secondo è che in passato il tecnico di Grugliasco e il Napoli sono stati molto vicini. Serve, però, tornare indietro di qualche anno. Era il 2011 e Aurelio De Laurentis era ad un passo dall’esonerare Walter Mazzarri. Aveva trovato l’accordo con il Gasp, ma poi, d’improvviso, scoppiò la pace tra presidente e allenatore e l’operazione sfumò.

Ora, stando ai rumors che da più parti rimbalzano, ci sarebbe proprio Gasperini in cima ai desideri di De Laurentis in vista di un’estate che dalle parti di Napoli si annuncia caldissima.

Perché Gasperini sarebbe il nome giusto

Certo, come spesso accade con il vulcanico patron del Napoli, la lista dei possibili tecnici è molto lunga. Si è ampiamente parlato di Antonio Conte, anche se la pista sembra essersi raffreddata. Si parla in maniera insistente di Vincenzo Italiano. Il tecnico ha già annunciato il suo addio alla Fiorentina a fine stagione ed è sicuramente un nome interessante per Napoli. C’è, un po’ più defilato, anche Stefano Pioli, che sembra aver concluso il suo ciclo al Milan e potrebbe accettare una sfida interessante come quella partenopea.

E in tutto questo, il Gasp dove sta? Al di là delle voci, c’è un aspetto che potrebbe spingere il tecnico verso Napoli. Gli azzurri sono alla ricerca di qualcuno che abbia due caratteristiche principali: sia in grado di rivoluzionare l’ambiente e sia disposto a intraprendere un progetto a lungo termine. Due aspetti che il Gasp ha nel suo Dna. Per il momento, però, non sembra esserci nulla più di una suggestione. Difficile pensare a qualcosa di diverso, almeno fino al termine della stagione, con un'Atalanta in corsa su tre fronti e che non ha bisogno di nessun tipo di distrazione.