Koopmeiners: «All'Atalanta anni bellissimi. Gasp e Motta si somigliano»

Teun Koopmeiners

Teun Koopmeiners si è presentato ai giornalisti in una conferenza stampa svoltasi all’Allianz Stadium di Torino oggi, martedì 10 settembre. Tanti i temi toccati dal nuovo giocatore della Juventus e inevitabilmente tanta Atalanta nelle sue parole. Vediamo, allora, i passaggi più significativi legati alla Dea. 

Le parole di Koopmeiners sull'Atalanta 

Sui suoi anni all'Atalanta 

"La cosa più importante è che ho trascorso dei bellissimi anni all’Atalanta, soprattutto l’ultima stagione in cui abbiamo vinto un trofeo, abbiamo vissuto un’emozione speciale. Oltre alla squadra, sono cresciuto come uomo e come calciatore. All’interno e fuori dal club. La città è stata meravigliosa con me e con la mia famiglia. I 3 anni trascorsi là sono stati eccezionali. Nell’arco della carriera di un calciatore ci possono essere tanti punti di vista, ma ho imparato tantissimo, abbiamo fatto cose speciali insieme". 

Il paragone tra Gasperini e Thiago Motta 

"Ci sono sicuramente delle somiglianze perché anche lui ama gli allenamenti intensi, vuole fare molto pressing sugli avversari ed è un aspetto che io apprezzo. Quindi non è solo quello che piace a Gasperini o a Motta, ma questo aspetto è particolarmente calzante per il mio ruolo. Per quanto riguarda le differenze, magari nella formazione all’Atalanta avevamo 3 o 5 difensori, qui invece ne abbiamo 4. Però è sempre difficile dire queste cose, perché anche quando si gioca durante le partite ci possono essere delle differenze, magari ci si ferma a vedere i video dopo le partite, si potrebbe giocare con tre o cinque difensori. Ma secondo me la cosa che hanno in comune è proprio quanto intensamente vogliono giocare le partite. Quindi è una cosa che a me piace molto e che apprezza, è ricoprire questo ruolo. Mi piace perché veramente calzato su di me". 

La scelta di venire alla Juventus 

"Da quando ero bambino ho guardato le grandi e tra queste la Juventus. Seguivo il campionato italiano e la Juve, quando sono arrivato in Italia mi sono reso conto di quanto fosse eccezionale la Juve. Ho giocato prima all’Atalanta, ho assaporato l’atmosfera del club allo Stadium. Pensavo ‘Mi piacerebbe giocare alla Juve’ e quando è arrivata la possibilità non ho più avuto dubbi". 

La trattativa per il suo arrivo 

"Ho aspettato un po’ di tempo ma sono felice di essere qua. Il mondo del calcio qualche volta è difficile ma è anche un mondo in cui non tutto è garantito, anche per i calciatori bisogna spesso aspettare, non si sa cosa può accadere. Ero convinto e fiducioso che sarebbe successo. Ci sono stati ottimi contatti tra il mio agente e il club. Ci sono alti e bassi ma sono sempre fiducioso, alla fine sono stato contento di aver centrato l’obiettivo. Sono eccitato di cosa avverrà nelle prossime partite".