di Marco Novali 4 Dic 2024 14:41
Lorenzo Riccio sta vivendo una grandissima stagione con la maglia della Primavera dell’Atalanta e, partita dopo partita, sta dimostrando grandi potenzialità, che lo portano così ad essere un gioiellino nella cantera bergamasca. Il curriculum del centrocampista del 2006 parla chiaro: sette reti in 10 partite di campionato e una grandissima tripletta siglata nell’ultima uscita di Youth League.
Riccio è dotato di un grande posizionamento in campo e per questo è in grado di fare reparto da solo. I suoi 187 centimetri d’altezza sono poi il fiore all’occhiello delle sue caratteristiche fisiche oltre che all’elevata attitudine alla conclusione di testa. Infatti, l’altezza e la prestanza fisica lo rendono un duro avversario da battere nei duelli aerei.
Parlando del ruolo, Riccio è dotato di un’enorme duttilità, potendo essere schierato da mediano con il compito di smistare palloni o in posizione di regista per coordinare la manovra offensiva, oppure persino sulla trequarti a supporto della finalizzazione. A completare l’identikit del centrocampista completo ci pensa la grande freddezza nella conclusione davanti allo specchio della porta.
Lorenzo è cresciuto a pane e pallone. Anche il papà è stato un calciatore: Luigi Riccio ha alle spalle una lunga carriera da calciatore professionista (oltre 300 presenze in Serie B), proseguita poi come allenatore nello staff di Gennaro Gattuso di cui è tuttora uno dei collaboratori più stretti, in Croazia con l'Hajduk. "Fin da bambino guardavo mio padre giocare e naturalmente volevo imitarlo. La passione è quindi nata subito, già a 2-3 anni avevo la palla tra i piedi. E giocando in casa di vasi ne ho rotti parecchi, finché non mi hanno dato un pallone di spugna per limitare i danni - aveva raccontato Lorenzo in un'intervista sui canali ufficiali di Atalanta - È stato anche lui un centrocampista ma con caratteristiche diverse, era una mezzala più offensiva. Ogni tanto gli chiedo qualche consiglio. Lui mi dice sempre di divertirmi in campo, perché il divertimento è alla base di tutto. E poi di non risparmiarmi mai, perché il sacrificio paga sempre".
Passando all’analisi dei dati sul campo possiamo vedere come il gioiello bergamasco abbia difensivamente parlando un’ottima lettura di gioco, con una media di 6 palloni recuperati e 4 intercetti a partita. Nelle statistiche della fase offensiva invece osserviamo come riesca ad andare al tiro per circa quattro volte a gara (di questi la metà è in porta).
La partita migliore di Lorenzo dall’inizio della stagione ad oggi è sicuramente l’ultimo incontro di Youth League. Contro gli svizzeri dello Young Boys ha messo a segno un hat-trick da attaccante aggiunto e giocato in maniera impeccabile. Il primo gol è arrivato su una girata, mentre gli altri su delle conclusioni dal limite dell’area.
Riccio ha ancora margini di crescita grandissimi. Se dovesse continuare con questo andamento pazzesco il prossimo anno lo si potrebbe vedere aggregato prima in U23 e poi, in caso, in prima squadra. In futuro, quindi, potrebbe rivelarsi un giocatore chiave per il centrocampo della Dea e potrebbe dire la sua in Serie A oltre che essere una pedina importante per la Nazionale italiana (è già presenza fissa nelle giovanili). È presto per avere certezze, ma la strada sembra quella giusta.
Per stile di gioco, un paragone che si potrebbe azzardare è quello con Jude Bellingham ai tempi del Borussia Dortmund, poiché entrambi molto portati all’alimentare la fase offensiva e dotati della capacità di finalizzazione.
Credits photo: Atalanta.it
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