di Gianluca Pirovano 3 Dic 2024 16:14
La vittoria dell’Olimpico, ottava consecutiva, ha rinvigorito un dibattito che si trascina in realtà già da inizio stagione: l’Atalanta è da scudetto? I punti di vista sono differenti e certezze in casi come questi non se ne possono avere, ma mai come in questa stagione la Dea sembra avere le carte giuste da giocare. Come mai? I motivi sono diversi.
A far grande la Dea sono stati tanti fattori. Tra questi, l’esperienza europea. Al di là dei singoli, l’Atalanta di oggi è una squadra molto più consapevole rispetto a quella che mosse i suoi primi passi tra Champions ed Europa League. È cresciuta anno dopo anno, senza mai snaturarsi. E la finale di Dublino ha regalato la certezza che serviva al gruppo, oltre a sciogliere la tensione che si portavano dietro le finali di Coppa Italia perse: l’Atalanta è forte e ora ha dimostrato di saper anche vincere. Perché non può farlo anche in campionato?
Difficile ricordare una rosa così profonda e variegata. Gasperini ha a disposizione moltissime soluzioni. Certo, ci è voluto tempo per integrare i nuovi, ma il mister l’ha detto più volte che serviva pazienza. Ora che anche loro sono parte integrante del sistema, i risultati si vedono. La vittoria di Roma è solo l’ultima testimonianza di come la panchina possa essere decisiva e di come la Dea abbia i giocatori giusti per cambiare pelle in base alle situazioni. Quantità certo, ma anche grande qualità, soprattutto nel reparto avanzato.
Monza, Stoccarda, Roma. Tre esempi lampanti del cinismo nerazzurro. Partite in cui la Dea ha saputo lottare, soffrire, cambiare volto in corsa e, alla fine, vincere. In passato non era così: a un’Atalanta meno brillante corrispondeva solitamente un passo falso. Le cose sembrano cambiate: la Dea sa vincere anche le gare sporche.
Vincere l’Europa League ha portato consapevolezza, ma l’Atalanta ha ben chiara la propria dimensione. Una squadra forte, che cresce partita dopo partita, ma che non è obbligata a vincere e che non ha una piazza che preme in maniera ossessiva per la vittoria. Questo può tradursi in leggerezza, che gli altri non possono avere. Servirà quando la pressione si alzerà nel finale di stagione.
Il Napoli è primo, ma non è ancora riuscito a scappare. L’Inter è forte, forse la più forte, ma non sembra essere la stessa squadra della scorsa stagione. La Juventus sta facendo fatica, ancora di più il Milan. Fiorentina e Lazio sono squadre interessanti, ma non di certo corazzate. Tradotto: la Serie A non sembra avere al momento un padrone, una squadra in grado di operare lo strappo decisivo. Un aspetto che può di certo essere d’aiuto all’Atalanta.
Credits photo: Atalanta.it
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