di Tommaso Revera 3 Nov 2024 14:33
L'Atalanta sbanca Napoli, centra la quinta vittoria di fila in campionato e si porta a -3 dalla vetta ridimensionando la squadra di Antonio Conte, certamente ritrovata rispetto a quella della passata stagione ma fino ad oggi forse eccessivamente esaltata da media e opinionisti televisivi. Prestazione maiuscola dell’undici di Gian Piero Gasperini che regge l’urto di un Maradona infuocato e risponde colpo su colpo ad un Napoli identico a quello schierato contro il Milan cinque giorni fa. Una dimostrazione di forza, (tecnica, fisica e mentale) di una squadra matura che, ancora una volta, ha dimostrato di poter dire la sua contro chiunque.
Dopo un avvio a ritmi alti, il piano tattico dei partenopei (ovvero sbloccare per primi il parziale per poi contenere e ripartire di rimessa) viene disinnescato già al 10’ dal primo affondo degli orobici: sugli sviluppi di un rinvio corto di Olivera, rimesso in area da Marten De Roon - alla sua presenza numero 281 come Angeleri e Bellini! - la palla giunge a De Ketelaere che la spizza di testa sulla sinistra per Lookman, straordinario a coordinarsi in un fazzoletto e a scaraventare in rete con una conclusione di prima intenzione sul primo palo. Il Napoli reagisce d’orgoglio e un minuto più tardi sfiora il pari con McTominay su cui Djimsiti accorcia con un filo di ritardo: destro dal limite dell’area che si stampa sul palo alla sinistra di Carnesecchi. Al 18’ errore in disimpegno di Hien (unica sbavatura di una prestazione sontuosa) che favorisce l’assist di Di Lorenzo per l’inserimento in verticale di Anguissa a cui l’estremo nerazzurro chiude lo specchio in uscita. Scampati questi due pericoli, la Dea ritrova densità, distanze ed equilibri, riconquistando il pallino del gioco e spegnendo il ritorno degli avversari. Al 24’ incursione di Pasalic, bravissimo a dar manforte a centrocampo in fase di contenimento e abilissimo a buttarsi negli spazi in fase offensiva: conclusione di interno che finisce larga alla sinistra di Meret. Poco dopo la mezzora, sugli sviluppi di un’ottima uscita palla al piede, De Ketelaere apre a sinistra per Lookman che da fuori infila nuovamente Meret con una conclusione tanto precisa quanto angolata. Una doppietta straordinaria dell’attaccante nigeriano che certifica le sue abilità tecniche giustamente riconosciute qualche giorno fa con il 14° posto conseguito nella classifica del Pallone d’Oro. Il Napoli accusa l’uno due dell’Atalanta e per poco non capitola prima al 33’ ma il tiro di De Ketelaere è troppo impreciso e qualche minuto più tardi con Pasalic che di testa spedisce fuori di poco. Nel mezzo da segnalare un tentativo di Lukaku respinto col corpo da Hien ottimamente piazzato.
Nella ripresa ci si attende il forcing dei partenopei ed invece sono gli uomini di Gasperini a legittimare il vantaggio accompagnando l’azione offensiva sempre con tanti uomini. Un’ulteriore conferma di come la squadra di Conte sia più naturalmente a suo agio giocando di rimessa piuttosto che costruendo a difesa avversaria schierata. Al 57’ arriva persino il tris dell’Atalanta ma lo 0 a 3 di Kolasinac, liberato da un’altra spizzata aerea di De Ketelaere, viene giustamente annullato per offside. Al 61’ ancora Atalanta sugli scudi ma la poderosa iniziativa personale di Ederson che sfonda centralmente termina a lato complice una deviazione non ravvisata dal direttore di gara. Un minuto più tardi Conte si gioca il tutto per tutto mandando in campo Ngonge e Raspadori per Politano e Gilmour e passando di fatto ad un 4-2-4. Al 66’, sugli sviluppi di un corner corto battuto da Raspadori, Buongiorno stacca all’altezza dell’area piccola ma la risposta di Carnesecchi è provvidenziale. Al 75’ la risposta della Dea: azione di contropiede iniziata da Kossounou, proseguita da Pasalic e conclusa da Lookman che calcia male vanificando un’ottima opportunità per chiudere la partita. Nel quarto finale entrambi i tecnici ridisegnano l’attacco: Conte manda in campo Neres e Simeone per Kvaratskhelia e Lukaku mentre Gasperini fa rifiatare gli ottimi Lookman e De Ketelaere inserendo Samardzic e Retegui. La sostanza, però, non cambia: la Dea contiene e il Napoli non trova lo sbocco vincente. Ed anzi al 92’ arriva il tris dell’Atalanta con bomber Retegui (11° centro in campionato dei 29 siglati dalla Dea) che sancisce una superiorità apparsa netta sin dai primi minuti.
Crediti foto: Atalanta.it
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