L'Atalanta non si ferma più: 2-0 alla Roma. Il sogno scudetto continua…

Marten De Roon

L’Atalanta non si ferma più e all’Olimpico contro la Roma coglie l’ottava vittoria consecutiva in campionato. Successo pesantissimo per gli uomini di Gasperini, in tribuna per squalifica e sostituito da Tullio Gritti. Un risultato che consente agli orobici non solo di restare in scia al Napoli ma che fa sprofondare la Roma al 15° posto in graduatoria con soli 13 punti.

Roma-Atalanta 0-2, la cronaca del match

In avvio, dopo un colpo di testa di Retegui facile preda di Svilar, il primo vero squillo è della Roma: al 4’ Paredes avanza indisturbato e dai 25 metri lascia partire un diagonale che Carnesecchi in tuffo disinnesca in angolo. Dieci minuti più tardi giallorossi nuovamente vicini al vantaggio con un’azione in fotocopia: conclusione dal limite, questa volta di Konè, e palla fuori di un soffio a Carnesecchi battuto. 
La Dea pecca un po’ di lucidità e precisione nelle uscite e, anche quando riesce a saltare il primo pressing dei giallorossi, non trova i consueti varchi in attacco un po’ per la disposizione tattica prudente degli avversari, un po’ per un giro palla un filo compassato. Il parziale lo sblocca Lookman al 23’ su un assist involontario di Bellanova ma la posizione del nigeriano è nettamente oltre alla linea dei difensori capitolini. La gara si mantiene gradevole sia pur senza schiodarsi dallo 0 a 0. Un minuto prima della mezzora pennellata centrale di Ederson per l’inserimento in area De Ketelaere che incorna da distanza ravvicinata ma troppo debolmente. La risposta della Roma non si fa attendere ma la percussione di Dovbyk, bravo a sfuggire ad Hien sulla destra, viene neutralizzata dal ritorno di Kolasinac e De Roon. Prima del riposo, ottimo sganciamento offensivo di Kossounou imbeccato in verticale da De Ketelaere: cross al centro dell’ivoriano che Hummels allontana in maniera provvidenziale.

Nella ripresa parte forte la Roma: invenzione dal limite di Dybala che pesca profondo Dovbyk tenuto in gioco da Ruggeri ma l’ariete ex Girona (richiamato poco dopo in panchina per Shomurodov) non trova la zampata vincente mancando clamorosamente il controllo della sfera e dilapidando così una grande opportunità. L’Atalanta non convince e il Gasp ordina dalle tribune un doppio cambio al 54’: fuori Retegui e Ruggeri per Samardzic e Cuadrado. Al 59’ De Ketelaere si smarca sulla sinistra ma il suo cross per Lookman, liberissimo a centro, è preda ancora una volta di un ottimo Hummels. La girandola di sostituzioni si completa al 63’ quando l’ex Zaniolo (fischiatissimo) e Brescianini prendono il posto di De Ketelaere e Lookman. La densità in mezzo al campo sortisce subito gli effetti sperati perché al 69’ l’Atalanta sblocca il parziale: nuova proiezione offensiva di Kossounou, Hummels chiude ma la sfera giunge a destra sui piedi di Bellanova. Cross al centro e colpo di testa di Brescianini rimpallato al limite dell’area dove l’accorrente De Roon allarga il piattone e, complice la deviazione sfortunata di Celik, sigla il suo terzo gol all’Olimpico. La reazione dei capitolini non si fa attendere: al 76’ il neoentrato Saelemaekers disegna dalla destra un cross perfetto per Mancini che prova a concludere a un metro dalla porta ma non trova la coordinazione. Nel finale la Roma, alla ricerca del pari, si espone inevitabilmente al contropiede dell’Atalanta che vanifica almeno un paio di buone occasioni con Samardzic prima ed Ederson poi. Questione di minuti, però, perché Zaniolo, alla sua prima marcatura con la maglia nerazzurra, sigla il più classico dei gol dell’ex spizzando di testa un corner di Cuadrado. Gioco, partita, incontro. Venerdì al Gewiss arriva il Milan ma questa Dea pare veramente in uno stato di grazia…

Crediti foto: Atalanta.it

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