La maledizione del Gewiss mette a rischio la Champions: la Lazio vince 1-0 con Isaksen

Atalanta ko in casa con la Lazio

Centocinque. Tanti sono i giorni passati dall’ultima vittoria dell’Atalanta in campionato al Gewiss Stadium (22 dicembre 2024 contro l’Empoli). E il conto è destinato a proseguire. Basta un gol di Isaksen alla Lazio per espugnare Bergamo, costringere la Dea alla terza sconfitta consecutiva e riaprire definitivamente la corsa Champions, che i nerazzurri, a questo punto, dovranno sudarsi fino alla fine. Un’Atalanta decisamente sotto tono, che per tutti i novanta minuti ha fatto moltissima fatica a trovare ritmo e a rendersi pericolosa. 

La Lazio batte un'Atalanta spenta e senza idee

La sorpresa nell’undici iniziale scelto da Gasperini è Cuadrado, che prende il posto di De Ketelaere nel tridente d’attacco. Per il resto, tutto come da pronostico: 3-4-3 con Carnesecchi, Djimsiti, Hien, Kolasinac, Bellanova, De Roon, Ederson, Zappacosta, Cuadrado, Retegui e Lookman. Nella Lazio tra i pali c’è Mandas e davanti spazio a Tchaouna, Dele-Bashiru e Zaccagni dietro a Dia. L’inizio è a ritmi sostenuti, ma la contesa scivola presta sui binari dell’equilibrio. Si arriva, così, alla mezz’ora senza sussulti. Proprio allo scoccare del 30’ è la Lazio a provarci. Zaccagni pesca Dele-Bashiru che, da posizione defilata, mette morbido al centro sull’uscita di Carnesecchi. Kolasinac anticipa tutti di testa e si rifugia in angolo. Al 34’ si ferma Nuno Tavares: entra al suo posto Pellegrini. Non accade, di fatto, più nulla e si va al riposo sullo 0-0. 

La ripresa si apre con il secondo cambio nella Lazio. Esce Tchaouna ed entra Isaksen. Al 48’ Dele-Bashiru chiama Carnesecchi alla parata in tuffo con un destro dai trenta metri. Al 50’, al suo primo tiro in porta della partita, la Dea va vicinissima al vantaggio. Mandas, però, è superlativo a rispondere alla deviazione ravvicinata di Retegui, servito da Kolasinac. Al 54’ passa la Lazio. Lancio lungo che Hien non riesce a leggere. Dele-Bashiru prende posizione e di testa l’appoggia al centro per il neoentrato Isaksen, che deve solo depositare in rete con il piattone l’1-0 biancoceleste. Al 58’ Gasp cambia: out Cuadrado, dentro De Ketelaere. L’Atalanta, però, sembra smarrita e non riesce a trovare continuità di palleggio e pericolosità offensiva. Al 68’ Baroni inserisce Noslin e Provstgaard (all’esordio in Serie A) per Zaccagni e Gigot. Al 74’ brivido per il Gewiss: Pellegrini dribbla Bellanova e calcia col mancino. Tiro deviato, con Carnesecchi che vola a parare a mano aperta. Un attimo dopo doppio cambio nerazzurro: fuori Lookman e Retegui, dentro Maldini e Samardzic. Al 78’ dentro Brescianini, fuori Ederson. All’84’ ultimo cambio biancazzurro: esce Dia, entra Vecino. All’89’ l’incornata di Bresciani, pescato da un cross di Zappacosta, dà solo l’illusione del gol: esterno della rete.

Crediti foto: Atalanta.it

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