I Percassi: «Koop ha sbagliato. Lookman? Faremo di tutto per tenerlo, ma…»

Luca e Antonio Percassi

Sulle pagine del Corriere della Sera, Antonio e Luca Percassi, rispettivamente presidente e amministratore delegato dell’Atalanta, hanno ricostruito la loro avventura in nerazzurro, evidenziando i pilastri su cui si basa il successo della Dea, soffermandosi su Gasperini, sul mercato e riservando anche un commento piuttosto pungente a Koopmeiners.

Le parole dei Percassi al Corriere della Sera

Teun ha sbagliato proprio atteggiamento. Pensare che a inizio stagione avevamo l’ambizione di confermare tutti i top e lui ha scansato perfino la finale di Supercoppa Uefa con il Real - hanno spiegato senza risparmiare critiche al comportamento dell’olandese poi ceduto alla Juve in estate. Non c’era bisogno che arrivasse a tanto. Quando abbiamo incontrato la Juve è venuto a dirci che era dispiaciuto - hanno aggiunto. Sì, però gliel’abbiamo detto chiaro: hai sbagliato. È anche un fatto di gratitudine”.

Com’è lo stile Atalanta? “I principi sono quelli di Zingonia: rispetto e dedizione al lavoro - hanno aggiunto illustrando i valori che caratterizzano il mondo Dea. Vale prima di tutto per i ragazzi, anche se oggi le dinamiche sono sempre più complesse: sono assediati dai procuratori fin da piccoli. Ma vale anche per la prima squadra. Un esempio? Ne faccio uno in positivo: Charles De Ketelaere. Ha avuto un impatto perfetto già dal primo giorno - hanno sottolineato. È arrivato all’alba e fino alle 5 del pomeriggio ha avuto intorno una miriade di agenti e consulenti: ne abbiamo contati 13, una cosa mai vista. Lui stava zitto e ascoltava. Finché gli abbiamo detto: ‘Charles ti fidi di noi?’. ‘Sì’. ‘Allora firma se no non arriviamo mai in fondo’. E lui ha firmato. Ecco, noi abbiamo bisogno di ragazzi così”.

Successivamente, si sono soffermati sul rapporto con Gasperini. “Gli anni parlano per lui, ha battuto tutti i record - hanno spiegato Antonio e Luca Percassi, ripercorrendo un momento chiave per l’allenatore a Bergamo. La Roma ha avuto ambizioni importanti per lui in passato, lo ha cercato davvero. Quella del Napoli invece mi è sembrata più un’operazione mediatica. Anche il suo ingaggio fu un po’ particolare - ha continuato Antonio. Ci chiama Preziosi e insiste per vederci a cena. Lo portiamo Da Vittorio e per tutta la sera non capiamo dove vuole andare a parare. Prima di congedarsi ci dice: ho un allenatore della Madonna da proporvi! Era Gasperini, ancora sotto ingaggio con il Genoa. Il dubbio ci venne: questo vuole tirarci un pacco. E Pozzo, a cose fatte, ci prendeva in giro: bell’amico Preziosi. Invece lo abbiamo dovuto ringraziare. Gasperini fu veramente sull’orlo dell’esonero il primo anno a Bergamo? Non era una situazione facile. Perse le prime 4 partite su 5. Aveva contro tutta la città e i tifosi. A un certo punto decisi di parlare alla squadra: ‘Non azzardatevi a pensare che mandiamo via lui - ha aggiunto Antonio Percassi. Lui è qui e continuerà a starci. Vedete di darci retta, altrimenti mandiamo via voi’. Guarda caso vinciamo la partita con il Crotone… E da lì inizia la risalita”.

Un’ascesa che ha portato la Dea a conquistare spazio e rispetto sia in Italia sia in Europa, stabilendosi in modo costante tra le prime posizioni della Serie A, facendo sì che tifosi, dirigenti e giocatori sognassero anche la parola scudetto. “Io credo che porti pure un po’ di sfortuna pronunciarla - ha spiegato il patron nerazzurro. Al massimo si può dire: speriamo che”. In merito a questo, se potesse cambiare l’esito di un solo match, il presidente dell’Atalanta ha le idee chiare: “Il 2-3 contro il Napoli della settimana scorsa. Meritavamo almeno il pareggio. Ma certi errori si pagano. Proprio non mi è andata giù”.

Infine, qualche anticipazione sul mercato, con uno sguardo a presente e futuro. “Faremo di tutto per trattenere Lookman a fine stagione - ha svelato il presidente nerazzurro. Ma non deve restare controvoglia. In fondo abbiamo sostituito Zapata, Muriel e Gomez. Mercato di gennaio? Se interverremo lo faremo in attacco, come chiede Gasperini - ha concluso. Ma deve valerne la pena”.

Crediti foto: Atalanta.it