Bruges-Atalanta 2-1, le pagelle: Pasalic il migliore. Male Bellanova e Palestra

Mario Pasalic

Risultato finale: Bruges-Atalanta 2-1

Rui Patricio 6: incolpevole sui gol, si fa trovare pronto quando serve e difende la porta con sicurezza.

Posch 5: errore pesante in avvio che spiana la strada al vantaggio del Bruges. Fatica a contenere il ritmo avversario, anche se nel finale prova a rimediare con una prestazione più ordinata (dal 71’ Toloi 5.5: entra con poca convinzione e si nota subito. Gasperini lo richiama più volte, ma la sua prestazione resta anonima).

Hien 6: usa il fisico per coprire gli spazi e recuperare palloni, risultando tra i più solidi dietro. Il rigore nel finale lo condanna, ma la decisione di Meler è vergognosa.

Djimsiti 6: parte con qualche incertezza, anche per merito delle accelerazioni belghe, ma con il passare dei minuti ritrova equilibrio e chiude bene gli spazi.

Bellanova 5: in grande difficoltà per tutta la gara. Soffre la pressione del Bruges e sbaglia troppo sia in fase difensiva che offensiva (dal 63’ Cuadrado 6.5: entra con carattere e cambia il volto della fascia destra. Salta più volte l’uomo e mette in mezzo palloni interessanti, sfiorando anche l’assist).

De Roon 6: lotta in mezzo al campo e si carica sulle spalle il lavoro sporco. Perde qualche pallone di troppo, ma riesce a rimediare con buoni recuperi.

Ederson 5.5: poco lucido e impreciso, sbaglia diversi palloni in fase di costruzione e non riesce a incidere come al solito.

Zappacosta 6.5: tra i più pericolosi della Dea, spinge con continuità e pennella un assist perfetto per il gol di Pasalic. Si accentra spesso per cercare la conclusione (dall’86’ Palestra 5: entra con troppa leggerezza e combina il pasticcio da cui nasce il rigore decisivo. L’inesperienza si fa sentire).

Pasalic 7: avvio sottotono, poi cresce e trova il tempo perfetto per il colpo di testa che vale l’1-1. Si fa trovare sempre al posto giusto (dal 63’ Samardzic 6: si presenta con un tiro strozzato che quasi porta in vantaggio la Dea. Alterna giocate eleganti a errori evitabili, ma prova a dare qualità).

De Ketelaere 6: gioca con intensità, pressa alto e lotta con la difesa avversaria. Non trova il guizzo decisivo, ma resta tra i più vivi in avanti.

Retegui 5.5: fatica contro la fisicità della retroguardia belga e non riesce mai a rendersi davvero pericoloso. Il suo unico tentativo termina fuori (dal 71’ Brescianini 6: entra con buona volontà e cerca di tenere botta nel duello fisico. Se la cava, ma senza riuscire a incidere realmente).