Il “riposo” di Riad non ripaga Gasp: la Dea non va oltre lo 0-0 a Udine

Ademola Lookman

L’idea di Gian Piero Gasperini era chiara: gestire le energie nella semifinale di Supercoppa contro l’Inter, persa per 2-0, per presentarsi in campionato con più brillantezza. Ma la strategia non ha dato i suoi frutti, e l’Atalanta torna da Udine con un pareggio a reti bianche che sa di occasione sprecata. Al Bluenergy Stadium, contro un’Udinese combattiva e ben messa in campo da Kosta Runjaic, la Dea non è mai riuscita ad accendersi davvero, soffrendo la fisicità e l’organizzazione dei padroni di casa.

Primo tempo: Carnesecchi tiene in piedi l’Atalanta

L’Udinese parte forte, pressa alto e non lascia spazio all’Atalanta, costretta a rallentare il suo solito gioco veloce e verticale. E sono proprio i bianconeri a creare la prima occasione con Thauvin, che sfiora il palo con un tiro dal limite dopo pochi minuti.

L’Atalanta sembra in difficoltà, quasi inceppata, con Lookman e De Ketelaere che non trovano mai il guizzo giusto. E le cose per Gasp peggiorano al 25’, quando Djimsiti, dopo uno scontro fortuito con Ehizibue, deve abbandonare il campo per un trauma cranico. Al suo posto entra Hien, ma i nerazzurri continuano a soffrire.

L’Udinese prende coraggio e spinge. La seconda palla gol arriva con Bijol, che di testa su corner trova un Carnesecchi in versione superman: il portiere atalantino si supera e salva la porta. Poco dopo, è Sanchez a far tremare la Dea: prima centra il palo di testa, poi colpisce la traversa da pochi passi. I padroni di casa ci credono, ma non sfondano, e il primo tempo si chiude sullo 0-0, con l’Udinese che esce tra gli applausi del suo pubblico.

Ripresa: poche idee, poca intensità

Nella ripresa, ci si aspetta un’Atalanta più cattiva. Invece, il copione non cambia. La squadra di Gasperini continua a faticare a trovare spazi, mentre l’Udinese tiene alta l’attenzione e non perde mai il controllo. Nonostante l’infortunio di Ehizibue, che lascia il campo a Modesto, i friulani non mollano un centimetro.

Gasperini prova a scuotere i suoi con i cambi: fuori Lookman e Pasalic, dentro Zaniolo e Samardzic. Ma nemmeno i nuovi ingressi riescono a cambiare l’inerzia della gara. L’unico brivido del secondo tempo arriva nei minuti di recupero, con un tentativo dalla distanza di Samardzic che Sava blocca senza problemi. Per il resto, tanta confusione e poca concretezza da entrambe le parti.

Un pareggio che sorride all’Udinese

Alla fine, il pareggio fa sicuramente più comodo all’Udinese, che inanella il terzo risultato utile consecutivo e continua a mostrare segnali di crescita. Per l’Atalanta, invece, è un altro stop che lascia l’amaro in bocca: con due pareggi consecutivi in campionato, la squadra di Gasperini perde terreno nella corsa al vertice.

Crediti foto: Atalanta.it

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