di Redazione 9 Gen 2025 11:14
Marco Carnesecchi è fino ad ora uno dei maggiori protagonisti della grande stagione dell'Atalanta. Il portiere nerazzurro è risultato decisivo in numerose occasioni e sta proseguendo il suo importante percorso di crescita già messo in mostra nella scorsa stagione. La Gazzetta dello Sport lo ha intervistato. Ecco i passaggi più interessanti.
"Se sono il miglior portiere italiano? A chi lo pensa, chiedo di non dirmelo. Forse stiamo un po’ troppo fantasticando. Davanti, dietro o di fianco, ognuno la pensi come vuole, ci sono portieri di grandissimo livello e quando è così conta anche come va il campionato. A Rimini mi direbbero: 'Ne devi mangiare ancora di tagliatelle'".
"È fondamentale non pensarci perché pensarci ti porterebbe via troppe energie. Poi, se mi chiede: è lunga? Io rispondo: è lunghissima. Adesso dobbiamo pensare come se fossimo dietro. Di quell’obiettivo si potrà parlare ad aprile. Se sarà, mancherà un mese e penseremo a sparare le ultime cartucce. Oggi c’è il campionato? Pum. Domani la Champions? Pum. La Coppa Italia? Pum. Mai pensare ad una cosa sola".
"È il mio sogno fin da quando sono bambino, ma non è un’ossessione e le scelte non si discutono. Le mie chances andranno di pari passo con quello che farò con l’Atalanta: dunque in questo momento deve venire prima l’Atalanta".
"L'ho riconquistato? Macché. Ma è la sua forza: ti sembra ti stia sfinendo, ma in realtà ti tiene solo il guinzaglio sempre tirato per non farti andare fuori strada. Questa cosa me la porterò con me per sempre: del resto si dice che è un allenatore che cambia le carriere, no? Ecco, è una questione mentale: il calciatore nasce con l’alibi in canna, con lui non puoi neanche pensarlo".
Crediti foto: Atalanta.it
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