di Nicholas Reitano 26 Ott 2024 22:50
Risultato finale: Atalanta-Verona 6-1
Carnesecchi 6: mai chiamato in causa durante la partita. Sull’eurogol di Sarr non ci può fare nulla: tiro imprendibile.
Djimsiti 6.5: pulito, ordinato e onnipresente. In una partita in cui la squadra gioca prevalentemente nella metà campo avversaria, è molto facile perdere la concentrazione. Ma lui c’è, fino alla fine.
Hien 6: tante sportellate e colpi proibiti con Sarr, ma non gli concede nulla. Solamente un tiro dai 20 metri, che però vale un gol per la compagine veronese.
Kolasinac 6.5: è lui il leader del reparto difensivo. Guida i compagni e si fa sentire sugli avversari. Si sgancia spesso in avanti per creare superiorità numerica (dal 77’ Palestra SV).
Zappacosta 6.5: prosegue sulla falsariga della grande prestazione regalata con il Celtic. Una garanzia sulla corsia di destra (dal 55’ Bellanova 6: entra e fa il suo).
Ederson 7: il primo ad aggredire, il primo a ripiegare e il primo ad attaccare la profondità. Sontuoso, come sempre (dal 55’ Pasalic 6: non sbaglia nulla e si propone spesso in attacco).
De Roon 7.5: un altro gol e un’altra prestazione da incorniciare. Copre bene gli spazi e amministra senza problemi il giro palla. Sta migliorando tantissimo tecnicamente.
Ruggeri 6.5: macina chilometri su chilometri sulla corsia di sinistra. Molto pericoloso in ripartenza. E la connessione con Lookman è unica.
De Ketelaere 8.5: il migliore in campo insieme a Lookman. Un gol (fantascientifico, che ha ricordato molto i girelli sul secondo palo di Ilicic), due assist e tanta, tantissima qualità. Sta diventando un giocatore sempre più decisivo.
Lookman 8.5: un cannibale. Una partita che sfiora la perfezione. Un assist, due gol e una traversa che non gli permette di portare a casa il pallone. Dopo la tirata d’orecchie di Gasperini a Venezia, risponde presente (dal 55’ Samardzic 6: qualche spunto e verticalizzazione, ma non brilla particolarmente).
Retegui 8: e chi lo ferma più? Dieci gol in campionato in nove partite disputate. E sarebbero potuti essere undici, se Montipò non avesse fatto un miracolo sulla sua girata di testa. Esce tra gli applausi del Gewiss (dal 61’ Zaniolo 5.5: ha un buon minutaggio a disposizione, ma non sfrutta l’opportunità).
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