D'Amico: «Il caso Koopmeiners? Una cosa mai vista. Non ci potevamo credere...»

Tony D'Amico

Il direttore sportivo dell'Atalanta Tony D'Amico ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale ha parlato del mercato della Dea: dal caso Koopmeiners a Zaniolo, fino all'arrivo di Retegui

Le parole di D'Amico sul mercato dell'Atalanta 

Parlando di Koopmeiners ha detto: "È difficile che un giocatore dell'Atalanta possa dire no se chiama la Juve. E l'Atalanta resta l'Atalanta: si è sempre rigenerata anche attraverso le cessioni. Noi volevamo tenerlo, poi i suoi comportamenti ci hanno messo di fronte a una storia mai vista. Tre settimane senza venire a Zingonia, non ci potevamo credere". 

Su Retegui, invece: "Perso Scamacca, ci serviva un attaccante che conoscesse la Serie A e lui era il profilo ideale. Domenica l'infortunio di Gianluca, martedì parliamo con il Genoa e con il giocatore, mercoledì era qui. Grazie alla prontezza e alla generosità della proprietà". Su Zaniolo, infine: "È vera la telefonata Borriello-Gasperini, poi la sua scelta è la sintesi di come lavoriamo io e Luca Percassi: si valutano le qualità di un giocatore, lo si conosce, si pesano le motivazioni, e ne abbiamo sentite tante, e la funzionalità rispetto alle esigenze del mister". 

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