di
Christian Sgura
11 Mar 2025
16:02
La vittoria schiacciante di domenica scorsa all’Allianz Stadium contro la Juventus ha acceso nuovamente l’ambiente atalantino, verso una corsa scudetto che continua a sorprendere, giornata dopo giornata. Per la Dea si prospettano 10 vere e proprie finali da qui al termine del campionato, a partire dal match cronologicamente più vicino, quello contro l’attuale capolista Inter, bestia nera della squadra di Gasperini, imbattuta negli scontri diretti con gli orobici dall’ormai lontano 11 novembre 2018. E allora, quest’Atalanta, come potrebbe avere la meglio nel rush finale su un avversario così ostico? E le cose si complicano maggiormente quando per la massima competizione nazionale c’è in corsa anche il Napoli, come l’Inter pieno di giocatori che questo traguardo l’hanno già raggiunto e per di più guidato da un certo Antonio Conte, un maestro nella materia.
L’Atalanta può farcela. L’Atalanta che ha riscritto la storia con un risultato roboante come lo 0-4 ai danni della Juventus, infliggendo ai bianconeri la sconfitta casalinga più pesante degli ultimi 60 anni, che ha vinto il suo primo trofeo europeo schiantando il Bayer Leverkusen degli “imbattibili”, che ha realizzato 14 reti nelle ultime 3 trasferte, ha l’obbligo di crederci fino alla fine. Ha l’obbligo di crederci perché ha dimostrato a più riprese che quando interpreta le partite come sa fare, da schiacciasassi, può vincere davvero contro chiunque.
L’inviato di Sky Sport Massimiliano Nebuloni, protagonista e vittima nelle ultime ore proprio di un attacco da parte di Gasperini in conferenza stampa, ha riservato, in questo caso, parole al miele verso la Dea: “Se l’Atalanta gioca tutte le partite come quella contro la Juventus, sicuro vince lo scudetto”. Nebuloni ha poi precisato che il match contro l’Inter sarà fondamentale, ma anche tutto ciò che si presenterà dopo la sosta, ovvero gli scontri spigolosi con Fiorentina, Lazio, Bologna, Milan e Roma. Ed è effettivamente così. La salita sarà ripidissima è molto dipenderà da come si comporteranno le altre due protagoniste della corsa, in un campionato che ha dimostrato apertamente che non esistono partite in cui la vittoria è assicurata in partenza, neanche contro l’ultima o la penultima in classifica.
Il calendario della Dea in Serie A è probabilmente il più ostico di quello delle altre contendenti al titolo, ma allo stesso tempo l’Inter di Simone Inzaghi è impegnata in tre competizioni e di conseguenza potrebbe arrivare a maggio con un importante e decisiva carenza di energie, fisiche e mentali. E poi c’è il Napoli, che non gode della profondità di rosa delle altre due, fattore che si è dimostrato determinante in alcune fasi della stagione. Tre squadre che hanno molti punti di forza, ma anche qualche ostacolo, che le intralcerà inevitabilmente nel percorso verso il traguardo.
L’Atalanta, però, ha dimostrato questa stagione e non solo, che può fare paura a chiunque, in Italia e anche in giro per l’Europa. Una squadra che ha già assaporato il gusto della vittoria di un trofeo come l’Europa League e quindi pronta per giocarsela a viso aperto anche per la Serie A. Il tutto rafforzato dalla pace arrivata tra Gasperini e Lookman, sempre più componenti indispensabili di questo ingranaggio, sinonimo di maggiore serenità anche all’interno dello spogliatoio, elemento indispensabile nelle squadre vincenti. Nel rush finale torneranno anche Posch e Kossounou, pronti a dare una mano alla causa atalantina e ad una difesa che ha bisogno di tutti i suoi interpreti per garantire solidità alla Dea nello sprint finale.
L’Atalanta allora può e deve credere alla vittoria dello scudetto, senza porsi limiti, perché ha già dimostrato di essere grande e di poter superare con forza davvero chiunque, oltre ogni record, oltre ogni presunta “imbattibilità” avversaria. La storia è stata già scritta negli anni, ma c’è ancora spazio per un nuovo capitolo, quello inimmaginabile, quello più bello.
Crediti foto: www.atalanta.it
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