L’Atalanta è pronta a scendere in campo per il match di andata dei playoff di Champions League contro il Bruges. Una sfida importante per i nerazzurri, che puntano a conquistare un risultato positivo in Belgio per avvicinarsi alla qualificazione agli ottavi. Alla vigilia della partita, l’allenatore Gian Piero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa per analizzare l’avversario e lo stato di forma della sua squadra.

Scelte di formazione e situazione infortuni

Uno dei dubbi principali riguardava la porta, ma Gasperini ha subito chiarito: “Carnesecchi? Giocherà Rui Patricio. Marco è con noi, ma non è al meglio. Stiamo facendo buone prestazioni, anche se gli infortuni incidono. Scamacca e Scalvini non li abbiamo mai avuti, quindi sotto questo aspetto non è cambiato molto. È arrivato Posch e abbiamo sostituito Zaniolo con Maldini. In tutte le squadre capitano momenti difficili, soprattutto con tante partite ravvicinate. Dobbiamo gestire qualche assenza, ma speriamo di recuperare presto Lookman e Kolasinac, che in dieci giorni ha già saltato quattro gare. Maldini? Non è nulla di grave, ma per ora è fermo anche lui.”

Il Bruges e l’importanza della sfida

Il tecnico nerazzurro ha evitato di parlare di percentuali e favoritismi, sottolineando la qualità dell’avversario: “Non credo alle percentuali, servono a poco. Ogni squadra che arriva in Champions lo fa per passare il turno, vale per noi come per loro. Il Bruges è preparato tatticamente, abituato a vincere. Contro il Manchester ha giocato in maniera più difensiva, ma sempre mantenendo grande organizzazione di squadra. Sarà una partita difficile, dovremo farla bene perché loro sono compatti, intensi e con buone individualità. E poi si gioca su 180 minuti, l’avversario è di valore.”

L'esperienza europea e il ritorno alla formula classica della Champions

Gasperini ha poi parlato dell’importanza dell’esperienza europea accumulata negli ultimi anni: “Si torna alla vecchia formula, con andata e ritorno. Giocare la prima in casa potrebbe essere un piccolo vantaggio. Sicuramente, aver disputato tante partite in Europa ci ha aiutato a crescere, migliorando l’approccio anche alle trasferte. Ogni partita, però, ha la sua storia e l’emozione cambia sempre. Stamattina ho visto il campo innevato? Beh, meglio che l’abbiano sistemato… (ride, ndr).”

De Ketelaere e il suo ruolo

Infine, il tecnico ha parlato di Charles De Ketelaere e delle sue qualità: “Ha caratteristiche che gli permettono di giocare anche lontano dall’area, ma la sua priorità deve essere stare vicino alla porta. Ha tutto per farlo: tecnica, gioco aereo… Deve solo migliorare sotto porta, perché può fare il salto di qualità definitivo.”