Spalletti: «L'Atalanta è un modello di calcio. Gasperini allenatore stimolante»

Luciano Spalletti

Ha parlato tanto e bene di Atalanta e di Gian Piero Gasperini Luciano Spalletti, commissario tecnico della nazionale italiana, in occasione della conferenza stampa tenutasi a Coverciano in vista dei due impegni di Nations League contro Belgio e Israele

Le parole di Spalletti su Atalanta e Gasperini 

"L'Atalanta è un riferimento. Si va a prendere dall'Atalanta, è un modello di calcio in generale. Anche di gestione societaria - evidenziato Spalletti - Gasperini è un allenatore molto stimolante, da conoscere e da andare a scoprire. Sono andato a vederlo un paio di volte e non dice molte cose, prende un po' di precauzioni (ride, ndr). Ho avuto anche la possibilità di andarci a cena insieme, ma ho sempre pagato io, è un amico e l'Atalanta ci sta mettendo a disposizione molti dei suoi calciatori. Siamo contenti, ha un modo di fare calcio molto europeo con giocatori fisici e di struttura". 

La gioia per i gol di Retegui 

Il Ct della nazionale ha parlato anche di Mateo Retegui e del suo straordinario momento di forma: "Io sono contento quando vedo i giocatori crescere e pieni di momenti di belle cose. Mateo ci aveva già dimostrato di essere un professionista straordinario e un goleador affidabile, è un giocatore esperto della nostra Nazionale in quel reparto lì, un calciatore forte. Chiaramente se fanno gol aumenta l'entusiasmo e riescono cose ancora migliori". 

L'elogio al Gewiss Stadium 

Spalletti non ha poi mancato di elogiare la società Atalanta, per la sua gestione e i suoi investimenti, in primi quelli per il rinnovamento del Gewiss Stadium: "Poi c'è anche questo fatto che ora ha uno stadio capace di rappresentare bene il nostro paese: si vedono in Champions partite in impianti che non si possono più vedere. Bisogna fare questi stadi e non è solo una questione di calcio, è una questione sociale. Vedere certe partite in certi stadi fa tristezza e bisogna fare in fretta nel mettersi al passo con i tempi. Le persone vogliono vedere le partite e per questo bisogna rifare gli stadi".