Palladino: «Si diceva che fosse impossibile giocare a 3. Gasp, rivoluzionario, l'ha fatto»

Uno dei migliori allenatori italiani in circolazione è sicuramente Raffaele Palladino, che negli ultimi anni a Monza è stato in grado di offrire al proprio pubblico e a tutti gli appassionati di calcio un gioco spumeggiante e altamente propositivo. Un tecnico che ha preso spunto dalla scuola Gasperini, che per molti (in particolare per Fabio Caressa) è stato uno dei rivoluzionari del calcio moderno - specialmente per la difesa a 3.

Palladino su Gasperini: "Ha rivoluzionato il calcio. Ecco cosa ho preso da lui"

Ecco le parole di elogio di Palladino per Gasperini (e Pep Guardiola) rilasciate a So Foot: "Di Guardiola ho recuperato i principi del gioco: la ricerca del comando, il fatto di partire da dietro, attaccare con tanti giocatori, essere tecnicamente forti, avere giocatori intelligenti. Direi che c'è questo in comune, poi lui lo fa a livello molto, molto alto e, soprattutto, non credo funzioni copiare tutto. Da una parte devi mettere qualcosa di tuo. Pep non è la mia unica ispirazione, ho preso tanto da Gasperini e Juric. Per esempio: la capacità della mia squadra di essere in grado di attaccare l'avversario molto in alto. Il cuore del nostro gioco è basato sull'occupazione dello spazio. Non è facile spiegarlo, né insegnarlo sul campo. Ma quando i giocatori capiscono vedi i frutti, devi metterli nelle migliori condizioni possibili e poi spetta a loro. A volte ti trovi con un difensore in attacco. Cerchiamo di avere equilibrio, sganciare un difensore quando difendi a tre significa attaccare in modo sicuro spazi liberi, ma anche creare superiorità in ripartenza. Questo l'ho preso da Gasp, mio maestro a Genova. Ha partecipato a rivoluzionare il calcio. Tutti dicevano che non era possibile giocare a tre, lui lo ha fatto".