De Roon: «Real Madrid? Si gioca per vincere. Non siamo l'anti-Inter»

Marten De Roon

Marten De Roon ha concesso una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha toccato diversi temi, dalla finale di Supercoppa Europea con il Real Madrid alla sofferenza per aver saltato quella di Dublino a causa dell'infortunio fino al possibile impatto dei nuovi acquisti dell'Atalanta. 

L'intevista di De Roon alla Gazzetta dello Sport 

Sulla finale di Supercoppa con il Real Madrid 

"Ci pensiamo dalla sera di Real-Borussia Dortmund. Sappiamo che è dura, ma era dura anche con il Bayer Leverkusen: il Real è ancora di un altro livello, ma una finale si gioca per vincerla, sempre. E la giocheremo sapendo di averlo meritato a Dublino, e che in gara secca può succedere di tutto". 

Sulla corsa scudetto 

"Le aspettative sono inevitabili, ma ci sono club che ne hanno più di noi. Il vero obiettivo è cercare di andare oltre quello che abbiamo fatto l’anno scorso: dura, ma ci proviamo. A cominciare dalla Coppa Italia: quella dobbiamo ancora vincerla. Noi l’anti-Inter? L’anno scorso siamo arrivati quarti, 25 punti dietro l’Inter, non abbiamo mai giocato per lo scudetto: ora dovremmo farlo perché abbiamo vinto l’Europa League? Pensiamo a stare ancora fra le prime e a fare il miglior percorso possibile in Champions". 

Sui nuovi compagni 

"Sulemana è aggressivo e difficile da superare, proprio come me. Zaniolo ha qualità di livello assoluto. Può dare più forza e profondità al nostro attacco, offrendo nuove soluzioni. Godfrey è veloce e fisicamente forte. Deve crescere tatticamente perché il calcio italiano è diverso da quello inglese". 

Sull'infortunio e la delusione di non aver giocato a Dublino 

"Senza dubbio, la finale di Dublino è stata un colpo durissimo. È stato uno dei momenti più difficili della mia carriera. Ogni volta che la mia famiglia guarda i momenti salienti di quella partita, devo allontanarmi. Mi servirà ancora un po’ di tempo per superarlo. Non so se mi abbia fatto crescere, ma mi ha mostrato quanto le persone di Bergamo e chi mi è vicino tengano a me. Sono state lacrime di affetto, e quelle mi hanno reso felice".