di Andrea Ghidotti 23 Nov 2024 17:02
Una vittoria importante per i ragazzi di Modesto che scalano la classifica e raggiungono quota 26 punti. Una prestazione in cui la Dea costruisce e sciupa diverse occasioni nei primi quarantacinque minuti. Se nella prima frazione sono i padroni di casa a brillare, soprattutto con i filtranti di Panada e i movimenti di Vlahovic, nella ripresa è il Caldiero a prendere in mano la gara. Gli spunti di Marras e soprattutto del Diez Fasan creano diversi pericoli, ammortizzati dalla retroguardia orobica e dall’attento Bertini, poi al 65’ Vlahovic intercetta un brutto retropassaggio veronese e insacca la rete del tanto atteso vantaggio. Tempo tre minuti e De Nipoti raddoppia con un gioiello dal limite, per poi gestire in un finale concitato.
RETI: 65’ Vlahovic (A), 68' De Nipoti (A)
ATALANTA U23 (3-4-2-1): Bertini, Del Lungo, Gyabuaa, Panada (83’ Scheffer), Obric (70’ Manzoni), Alessio (59’ Cassa), Bernasconi, Artesani (59’ De Nipoti), Navarro, Bergonzi, Vlahovic (83’ Muhameti). All. Modesto. A disp. Torriani, Dajcar, Kraja, Ghislandi, Renault, Bilac.
CALDIERO TERME (3-4-2-1): Giacomel, Gattoni (83’ Florio), Fasan (75’ Lanzi), Marras, Pelamatti (66’ Quaggio), Gecchele, Baldani, Gobetti, Mondini (75’ Cissè), Mazzolo (46’ Filiciotto), Cazzadori. All. Soave. A disp. Kuqi, Aldegheri, Personi, Amoh, Zerbato, Molnar.
AMMONITI: Obric (A); Bergonzi (A); Mazzolo (C); Navarro (A)
Arbitro Riccardo Tropiano di Bari
Assistenti Paolo Cozzuto di Formia e Giovanni Ciannarella di Napoli
L'Atalanta i Modesto scende in campo con il solito 3-4-2-1, mentre gli ospiti del Caldiero Terme guidati dal tecnico Soave, rispondono con il medesimo modulo. Dopo una breve fase di studio, il primo squillo arriva con una verticale per Vlahovic che cerca la conclusione defilata, il tocco di Giacomel e il recupero di Gobetti consentono di deviare in angolo. Panada verticalizza ancora per Vlahovic che con un grande movimento si libera dalla marcatura di Gobetti, cerca il tocco sotto che Giacomel riesce a deviare in angolo. Terzo angolo per la Dea con l’ennesima verticalizzazione dopo una buona costruzione, in questo caso palla per Gyabuaa che viene chiuso in angolo e anche in questo caso non viene sfruttato il traversone. Una ripartenza di Fasan lancia l'allarme ai nerazzurri, che con un ottimo break, contornato da un paio di cambi di direzione, riesce a servire Cazzadori, ma il centravanti classe 2004 non riesce a concludere e a sorprendere Bertini. I ragazzi di Modesto costruiscono dalla destra e un cross di Bergonzi trova la spizzata di Vlahovic, ma il centravanti non inquadra lo specchio di porta. Cazzadori sguscia ad Obric, il centrale sloveno è costretto ad un fallo e ad un conseguente cartellino, ma la punizione dai trenta metri non viene sfruttata da Baldani. Ennesima verticale al bacio di Panada, ma Vlahovic sciupa da posizione defilata e non inquadra lo specchio di porta. Alla mezzora un’azione prolungata dei nerazzurri e uno spunto aggressivo di Artesani sulla destra, arriva sul fondo e crossa verso Vlahovic, ma la conclusione non inquadra lo specchio della porta. Un minuti dopo ennesima occasione orobica, un filtrante perfetto di Panada ennesca l’ennesimo corridoio per Vlahovic, Giacomel copre bene lo specchio e sulla ribattuta Alessio cerca di sorprendere con un bel tacco, ma Gobetti mura e sventa l’ennesimo pericolo. La sfida si adagia e la riaccendono i recuperi palla di Gecchele, poi recuperato dall’attento Bernasconi, e dallo spunto di Fasan che punta Del Lungo e conquista il primo angolo veronese: dagli sviluppi la Dea riparte con Alessio che in solitaria arriva al limite dell’area ospite, ma la sua conclusione non sorprende Giacomel. Ennesimo cornere nerazzurro da uno spunto di Alessio alla ricerca di Bergonzi sull’out di destra. Poco prima del 45’ un ottimo scambio di prima intenzione tra Bergonzi, Vlahovic e Alessio, consente all’esterno destro Bergonzi di trovarsi a ‘tu per tu’ con Giacomel. La conclusione sfuma sul fondo, ma la sensibilità tecnica esibita in questa azione evidenzia le qualità tecniche dei giovsni nerazzurri e inalano fiducia in vista della seconda frazione. Il tecnico Soave sostituisce Mazzolo per Filiciotto e modifca il modulo in un 4-4-2 con Marras largo a destra e il tandem offensivo composto da Cazzadori come riferimento e Fasan con più libertà di svariare. La Dea parte alla ricerca di spazi e soprattutto di concretezza, ma la prima conclusione di Artesani termina alta sopra la traversa. L’occasione più brillante nasce dai piedi di Fasan che converge alla grande ed apre verso Marras, la conclusione viene murata da Obric e Bergonzi allontana in angolo. Dagli sviluppi la sfera viene raccolta da Fasan sulla sinistra, finta deliziosa si Del Lungo e mancino secco sul primo pall che impegna Bertini. Modesto inserisce De Nipoti e Cassa per portare velocità e tecnica sulla trequarti. In un buon momento per il Caldiero, la soluzione orobica porta il nome di Simone Panada: recupero palla, progressione e filtrante preciso per lo sprint di Cassa, il classe 2006 sterza e scarica per Bergonzi, ma l’esterno non trova io tempo giusto e calcia alto dopo un buon controllo. Cassa cerca la soluzione personale, ma dopo una buona serprentina calcia a lato. Dal rinvio dal fondo il Caldiero cerca di impostare dal basso e al 65’ Vlahovic intercetta un brutto retropassaggio verso Giacomel e vola verso la porta siglando la rete del vantaggio. Tre minuti dopo De Nipoti controlla dalla destra, converge con il mancino e insacca sotto l’incrocio lontano e raddoppia lo score. Modesto sostituisce l’ammonito Obric ed inserisce Manzoni in mediana, abbassando capitan Gyabuaa come braccetto di difesa. Un cross dalla destra di Marras riaccende l’animo veronese, la spizzata di Cazzadori impegna Bertini, ma l’estremo difensore nerazzurro respinge e consente all’Atalanta di ripartire. Nel finale una conclusione di Cazzadori viene respinta dall’ennesimo intervento di Bertini.
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