Atalanta U23, sconfitta con il Vicenza ed eliminazione dalla Coppa Italia

Atalanta U23-Vicenza

L'Atalanta Under 23 ospita il Vicenza per il secondo turno di Coppa Italia Lega Pro. I ragazzi di Modesto, dopo aver battuto la SPAL nel primo turno, devono fare i conti con una corazzata del girone A. Durante il riscaldamento l'infortunio del fuoriquota Masi dà spazio al classe 2006 Obric. La Dea è costretta a privarsi di diversi giocatori a causa dell'emergenza in prima squadra, le assenze di Bernasconi, Cassa, Manzoni, Palestra, Tornaghi e Vavassori hanno un peso specifico non indifferente e la formazione iniziale è composta da Dajcar tra i pali, trittico difensivo composto da Obric, Berto e Del Lungo, sulle fasce il 2007 Idele e l'ex Feralpisalò Bergonzi, in mediana la coppia Panada-Gyabuaa, sulla trequarti Mendicino e De Nipoti a sostegno di Vanja Vlahovic. Anche il tecnico Vecchi adotta lo stesso modulo, il 3-4-2-1, con la volontà di proseguire il percorso dopo la vittoria per 2 a 1 in casa del Legnago.

Atalanta U23-Vicenza, la cronaca del match

La prima frazione inizia con un'occasione per il Vicenza che costruisce una bella trama con delle ripartenze di Greco, proprio quest’ultimo cerca la conclusione al volo su un angolo, ma la sfera sorvola la traversa. I ragazzi di Modesto faticano a ripartire e gli ospiti riescono a recuperare al meglio il possesso sulla trequarti, uno di questi contrasti consente ai biancorossi di sviluppare una buona ripartenza che Rauti non riesce a concludere nonostante la buona coordinazione.

I nerazzurri cercano di accendersi grazie ad uno spunto di Panada dal limite e ad una bella accelerazione di Vlahovic, ma la retroguardia ospite regge l’urto e tenta la ripartenza che sfuma con un cross troppo lungo di Greco. La giovane Dea cerca gli spazi giusti e affina l’intesa tra De Nipoti e Vlahovic, proprio il serbo controlla dal limite, sfodera un destro secco che impegna Confente ed entusiasma gli spalti di Caravaggio intorno al ventesimo minuto. Le emozioni calano, entrambe le formazioni sono ben ordinate e composte sia in fase di possesso sia in quella difensiva e a scaldare gli animi è un ruvido contrasto di Gyabuaa ai danni di Carraro. Le occasioni sono poche e la Dea prova a guadagnare metri grazie ad una verticalizzazione di Bergonzi, che pesca la sovrapposizione di Del Lungo, ma la chiusura di Cuomo sventa la chance atalantina. Passa qualche minuto e l'ammonizione arriva anche per Cuomo, a causa una scivolata ai danni di De Nipoti. La punizione non viene sfruttata e il possesso sfuma lentamente verso i minuti di recupero; dove durante l’assegnazione dei due minuti di recupero, il Vicenza riparte e innesca Rauti sulla sinistra: duello a tu per tu con Dajcar e palla all’angolino che vale la rete del vantaggio ospite. Rete dal sapore di beffa, ma quando ormai il sipario stava per calare, un cross verso De Nipoti consente all’attaccante di fare la sponda per il compagno di reparto Vlahovic che calcia al volo con una potenza inestimabile e insacca il gol del pareggio proprio sul gong. Una liberazione che vale il momentaneo pareggio e consente di tirare un sospiro di sollievo in vista della seconda frazione.

Neanche tempo di iniziare e il Vicenza torna in vantaggio con un’azione sulla sinistra di Costa che con un cross teso pesca il taglio di Rauti: il classe 2000 anticipa Berto e insacca la rete del vantaggio biancorosso. Sull'onda dell'entusiasmo, gli ospiti cercano di sfruttare un buon calcio piazzato con Costa, ma la conclusione viene spazzata dalla difesa nerazzurra. Nell'aria si avverte perplessità e soprattutto difficoltà, ma Vlahovic prova a prendersi sulle spalle i propri compagni di squadra e manovra un’azione offensiva che consente a Mendicino di crossare per l’inserimento di Bergonzi, l’esterno destro appoggia per De Nipoti che prolunga con un’acrobazia verso Panada, ma la conclusione del centrocampista termina a lato. Scorre il tempo, la Dea cresce e soprattutto Vlahovic, che con un guizzo e lo scambio con De Nipoti, riesce a colpire in scivolata, ma la traversa strozza in gola la gioia del gol al 10’ del secondo tempo. L'Atalanta costruisce una buona occasione con un tocco di De Nipoti che premia lo sprint del solito Del Lungo, la cavalcata viene fermata sul più bello, ma l’Atalanta guadagna un angolo che consente ai padroni di casa di alzare il baricentro. Se i ragazzi di Modesto cercano di aumentare i giri, quelli di Vecchi provano ad amministrare, ma una punizione dai 60 metri di De Col costringe Dajcar agli straordinari e qualche minuto dopo è costretto ad un doppio intervento su Zamparo e Rauti. Vlahovic cerca il guizzo giusto, ma l’uscita di Confente chiude lo specchio al centravanti e salva il risultato con. A dieci minuti dalla fine i nervi iniziano a rendersi protagonisti e tra le varie ammonizioni, spicca un rosso per Idele che in un momento di tensione viene espulso in seguito ad una mischia nei pressi del calcio d'angolo. Nel finale i protagonisti sono Greco e le numerose ripartenze biancorosse, la Dea ci prova ma non riesce a pareggiarla. Una sconfitta che può insegnare molto a questi ragazzi, in cui, nonostante le numerose assenze, sono riusciti a rendersi insidiosi in diverse occasioni e a tratti a brillare.