di Alessandro Perrone 20 Apr 2024 12:44
L'Atalanta è giunta in semifinale di Europa League. Un risultato assolutamente sorprendente, soprattutto dopo l'ostico sorteggio dei quarti di finale. Questo traguardo farà sicuramente ricordare ai veri tifosi della Dea l'impresa compiuta dal club nella Coppa delle Coppe nella stagione 1987/1988, quando i nerazzurri arrivarono per la prima volta nella loro storia in una semifinale europea, al termine di una cavalcata che ancora oggi evoca ricordi ed emozioni unici. I clamorosi quarti con lo Sporting, il Comunale gremito nella notte contro il Malines, di cui proprio oggi, sabato 20 aprile, cade il 36° anniversario.
Al termine della stagione 1986/1987, l'Atalanta era reduce da due grandi delusioni. La prima fu l'ottenimento del quindicesimo posto in Serie A, che ai tempi significava la retrocessione nel campionato cadetto, mentre la seconda fu la sconfitta in finale di Coppa Italia contro il Napoli, squadra fuori dal comune ai tempi, dato che erano gli anni dove nel club azzurro giocava un certo fenomeno chiamato Diego Armando Maradona. In quella stagione, però, i partenopei vinsero il loro primo campionato, regalando quindi alla Dea, finalista nella coppa nazionale, la qualificazione alla Coppa delle Coppe, dove si avverò un'impresa che nessuno ai tempi si sarebbe mai aspettato, e che a Bergamo si ricorda tuttora con gioia.
La competizione per l'Atalanta iniziò il 16 Settembre 1987, ai sedicesimi di finale contro la squadra gallese del Merthyr Tydfil. Nonostante la poca pericolosità dell'avversario sulla carta, la Dea perse l'andata in Galles con il risultato di 2-1, a causa degli autogol di Icardi e Progna. Al ritorno, però, gli uomini di Mondonico (allenatore arrivato nel club a inizio stagione per provare a tornare subito in Serie A) rimontarono lo svantaggio e vinsero al Comunale con il risultato di 2-0, grazie alle reti degli attaccanti della squadra Garlini e Cantarutti.
Agli ottavi di finale l'Atalanta affrontò il club greco dell'Ofi Creta. Come già avvenuto nel turno precedente, la Dea perse l'andata in Grecia (stavolta con il risultato di 1-0), ma rimontò a Bergamo con la vittoria con il risultato di 2-0, che gli aprì le porte dei quarti di finale.
Già all'arrivo ai quarti di finale, in Italia iniziarono già a pensare a una grande impresa, dove una squadra di Serie B raggiunse una fase avanzata di una competizione europea importante come la Coppa delle Coppe. Ma il percorso della Dea non si concluse qua. Ai quarti, gli avversari furono una squadra già ai tempi molto temuta, ovvero lo Sporting Lisbona, squadra che il club ha affrontato anche in questa stagione sia ai gironi e sia agli ottavi di Europa League. Al contrario delle fasi precedenti, l'andata si giocò al Comunale, dove l'Atalanta vinse incredibilmente con il risultato di 2-0, grazie al rigore trasformato da Nicolini e il gol di Cantarutti. Il ritorno in Portogallo, nonostante la vittoria con un vantaggio di due reti all'andata, era molto temuto, e la qualificazione era ritenuta ancora molto difficile.
Lo Sporting passò in vantaggio allo stadio Alvalade al minuto 66' grazie alla rete di Houtman, ma all'81° minuto, Cantarutti si involò verso la porta con la palla al piede, saltò il portiere del club portoghese Damas, uscito dalla porta con un tentativo disperato, e segnò il gol che fece volare l'Atalanta in semifinale. Fu un gol storico, che fece vedere al mondo intero come una squadra di Serie B riuscì ugualmente a puntare in alto in un'ambita competizione europea, non facendosi intimorire da una grande squadra come lo Sporting e che tenne tutti gli italiani incollati al televisore, pieni di speranza affinché la clamorosa impresa dell'allora piccolo club di Bergamo si avveri.
In semifinale l'Atalanta affrontò il Malines (o Mechelen). L'andata si giocò in Belgio, allo stadio Argosstadion Achter de Kazerne. I belgi passarono in vantaggio dopo soli 7 minuti grazie al gol del talento israeliano Eli Ohana ma, dopo solo un minuto di gioco, Stromberg pareggiò il risultato. Nonostante la partita combattuta ed equilibrata, il club belga vinse l'incontro con il risultato di 2-1, grazie al gol di Den Boer all'83° minuto. Al ritorno, ci furono più di 40mila tifosi al Comunale, per assistere a un'eventuale impresa calcistica. Al 39° minuto, la Dea passò in vantaggio grazie al rigore trasformato di Garlini, che esaltò tutto il pubblico presente sugli spalti. Nonostante la partita iniziò per il verso giusto, i Malines rimontarono e vinsero l'incontro grazie alle reti di Rutjers e di Emmers ma non solo. Il migliore in campo di quella partita fu sicuramente il forte portiere del club belga Michel Preud'Homme, che fermò alla conclusione numerose occasioni create dalla Dea. Il Malines, infine, vinse la Coppa delle Coppe alla sua prima partecipazione nelle Coppe europee.
A un passo dall'atto finale, l'Atalanta uscì dalla competizione, ma riuscì a far emozionare e sognare numerosi tifosi bergamaschi e non solo, in un'impresa che viene ricordata ancora tuttora, dato che nessuna squadra di Serie B è mai riuscita ad eguagliare il traguardo raggiunto dalla Dea, che in quella stagione si consolò con il ritorno in Serie A.
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