di
Gianluca Pirovano
13 Mar 2025
16:56
La carta d'identità dice 32 anni, quasi 33. Non più un giovanissimo, almeno se si parla di pallone, ma i dati (e non solo) dicono che Davide Zappacosta sta vivendo un momento d'oro. Per intenderci, dal 21 gennaio, giorno di Atalanta-Sturm Graz, a oggi, l'esterno dell'Atalanta ha messo a segno 2 gol e servito 5 assist. Numeri davvero importanti.
I dati complessivi della stagione di Zappacosta parlano di 34 presenze, 5 gol e 8 assist, per un totale di 2.390 minuti giocati, che lo rendono l'ottavo giocatore più impiegato da Gian Piero Gasperini in stagione. Ancora una volta, non male, per un classe 1992. Basti pensare che nella stagione in corso, l'esterno dell'Atalanta ha gia eguagliato il suo record assoluto di assist, che risaliva alla stagione 2021/2022, quando ne servì, appunto, 8, e ha superato il suo record assoluto di gol stagionali: al massimo ne aveva messi a segno 4.
Se i numeri raccontano di una nuova primavera, l'esperienza di tanti anni giocati ad alto livello è una delle doti più importanti dell'esterno della Dea. Perché i gol e gli assist sono importanti, ma il calcio è anche altro. È duttilità tattica, caratteristica che Zappacosta incarna perfettamente, sapendo interpretare il suo ruolo su entrambe le fasce. È anche e forse soprattutto testa, intesa come carattere. Zappacosta nel tempo è diventato leader silenzioso di questa Dea. Lo ha fatto nel modo che i bergamaschi apprezzano di più: parlando poco e lavorando tanto. Davide, d'altronde, è un figlio di Zingonia. Dopo essere cresciuto nell'Isola Liri, è sbarcato nella Primavera della Dea appena 19enne. La maglia nerazzurra, nel complesso, l'ha indossata 176 volte e, nonostante abbia girato tanto, anche in piazze importanti come Genoa, Chelsea, Roma e Torino, l'attaccamento a Bergamo è sempre rimasto, così come è rimasto intatta la sua indole: mai una parola fuori posto. Il campo lo sta premiando e la speranza dei tifosi atalantini è che continui così per molto ancora.
11:26 11 Mar 2025