Barcellona-Atalanta nel nuovo Camp Nou? Possibile, ma a capienza ridotta

Il nuovo Camp Nou

Nel percorso europeo dell'Atalanta, una delle date cerchiate di rosso è il 29 gennaio 2025. Quel giorno si giocherà, infatti, Barcellona-Atalanta, ultima sfida della prima fase di Champions League. Il valore del match nell'ambito della competizione non è ancora possibile conoscerlo. Di certo, però, si tratta di un appuntamento storico, l'ennesimo, per la Dea, che affronta una società di livello mondiale. 

Dove si giocherà Barcellona-Atalanta? 

Una domanda, però, appare ancora senza risposta: dove si giocherà la partita? La casa del Barcellona, il Camp Nou, è al centro di un ambizioso progetto di totale riqualificazione che dovrebbe concludersi durante la stagione 2025/2026. Un intervento che consegnerà ai catalani uno stadio da 104.000 posti a sedere tra i più moderni al mondo. Al momento, però, i blaugrana stanno giocando allo Stadio Olimpico di Montjuic, sull'omonima collina. Un impianto da circa 60.000 posti che è stato per anni (dal 1997 al 2009) la casa dell'altra squadra di Barcellona, l'Espanyol. Ci giocano in Liga e anche in Champions League. Allo stesso tempo, la società blaugrana ha fretta di tornare al Camp Nou. Il motivo è prettamente economico. Montjuic, infatti, non garantisce gli stessi introiti del Camp Nou (si parla di circa 100 milioni di euro in meno, nel complesso). 

La corsa contro il tempo per il Camp Nou 

È facile, quindi, immaginare perché il presidente del Barcellona Joan Laporta voglia accelerare i tempi. In diverse occasioni ha parlato di un ritorno al Camp Nou entro la fine del 2024. L'obiettivo dichiarato è giocare in casa Barcellona-Atletico Madrid, in programma pochi giorni prima di Natale. Se così fosse, è lecito attendersi che anche anche Barcellona-Atalanta possa giocarsi al Camp Nou. Non sarà, in qualsiasi caso, lo stadio completamente rinnovato, ma una sua versione ridotta. Si parla di circa 64.000 posti. Per poter giocare, però, l'ultima gara casalinga nel suo stadio, il Barcellona non dovrà soltanto terminare una serie di lavori, ma ottenere anche l'autorizzazione da parte della Uefa. Compiute queste due necessità, non ci saranno più ostacoli. Per scoprire cosa accadrà serve, però, attendere ancora un po'.